Oggi parliamo di una notizia recente, la cui fonte è una ricerca condotta sui pappagalli, nello specifico sul loro modo di comunicare. Secondo Karl Berg, dell’Università del Texas Rio Grande Valley, ogni pappagallo avrebbe in natura un nome, dato proprio dalla sua famiglia.
Si tratta di una scoperta molto curiosa, per cui si può arrivare a dire che ogni pappagallo, oltre ad avere un proprio carattere e personalità, ha anche una sua identità all’interno del gruppo in cui vive. Sono molto conosciute le grandi capacità comunicative e di espressione di questi animali, tuttavia con questa ricerca ora ne siamo ancora più sicuri.
I pappagalli hanno una propria identità e un nome, e a darglielo sono proprio i genitori, un po’ come avviene per noi umani. Anche se per il nostro orecchio è difficile da percepire, questo nome ha delle caratteristiche legate al suono espresso dai pappagalli. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Tutti i pappagalli domestici possono avere un nome, dato dal proprietario, e a questo siamo abituati. Tuttavia in questo caso si parla di un nome con cui gli animali si chiamano tra di loro, per riconoscersi. La scienza sa che gli animali comunicano tra di loro proprio come facciamo noi esseri umani, lo fanno in modo spiccato per esempio i primati, ed alcuni cetacei.
La recente ricerca di Karl Berg ha rivelato molto di più: alcuni suoni prodotti dai pappagalli sono differenti ai normali fischi, perché rappresentano proprio il nome dei loro simili. Si tratta di un particolare suono con cui i genitori hanno chiamato i piccoli per la prima volta, che rimane poi lo stesso suono nel tempo, identificando l’animale.
In questo modo, non solo i genitori non rischiano di perdere i figli, e non trovarli più nel loro volo, ma ne definiscono anche una sorta di identità nel mezzo degli altri volatili.
Questo comportamento è stato studiato dalla ricerca in particolare su un tipo di animale, il pappagallo groppaverde, scoprendo l’importanza del nome per questa specie. Per condurre gli studi, il ricercatore ha osservato il comportamento degli animali, specialmente se non erano cresciuti dai genitori biologici.
Il ricercatore ha fatto una scoperta: questi animali imparano il linguaggio dai loro tutori, ovvero da chi li cresce e nutre fin da piccoli. Un comportamento di questo tipo è molto simile a quello che già avviene in altri animali, ma anche molto simile alla crescita dei bambini.
Al centro del linguaggio dei pappagalli, come per altri animali, vi è l’esigenza di socializzare. I fischi possono quindi significare varie cose, ma ce ne sono alcuni che vanno proprio a identificare un animale del gruppo. Come aggiunge il ricercatore, non c’è molta differenza in questi meccanismi:
“Il canto degli uccelli appreso è un modello animale ampiamente utilizzato per comprendere l’acquisizione del linguaggio umano.”
Questa ricerca mette in luce quanto i pappagalli abbiano una intelligenza sociale molto sviluppata. Tuttavia il linguaggio da loro utilizzato non è solamente composto da fischi, ma anche da gesti, comportamenti e in generale dal linguaggio del corpo.
Chi desidera avere un pappagallo domestico dovrebbe informarsi sulle basi di questo linguaggio, per sapere al meglio come interpretare ciò che l’animale vuole comunicare.
Anche se poi ogni singolo animale ha un proprio carattere, alcuni gesti, suoni o comportamenti hanno un significato universale, ed è bene conoscerli. Vediamone alcuni nel dettaglio:
Queste sono solo alcune indicazioni di cui tenere conto quando si ha un pappagallo domestico, per cui è anche importante valutare il contesto, la frequenza con cui avviene un determinato comportamento. In caso di comportamenti non consueti, il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un veterinario.